mercoledì 20 giugno 2007

Il 37 è rosa, ma sessista!

Art. 37
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. ...


Sarà un mesetto che ho sostenuto all'università l'esame di 'Diritto pubblico dell'economia' è una delle domande del professore era: 'Qual'è la discriminazione tra uomo e donna che la Costituzione amette?'
Risposta:
Nel momento in cui all'articolo 37 viene riconosciuta la funzione essenziale della donna all'interno della famiglia vengono riconosciuti a favore della donna anche tutti quei provvedimenti che permettono un ottimale svolgimento deldla funzione stessa...
Da quando è stata scritta la Costituzione i tempi sono cambiati...
La prima cosa che mi è venuta a pCorsivoensare leggendo l'articolo...

'Nel momento in cui si indica esplicitamente che la donna deve essere trattata in maniera uguale all'uomo e come se indirettamente si afermasse che è amissibile un ipotesi diversa che però secondo la legge verrà punita.'

Se ci fosse la parita sostanziale una specificazione del genere non sarebbe necessaria..

Probabilmente se si dovesse riscrivere la Costituzione ora si porrebbe di più l'accento sulle differenze etniche, ma la critica sarebbe la stessa!

Si indica la soluzione di una situazione la cui esistenza è inamissibile!!!

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